lunedì 25 agosto 2008






"sei triste Yankel?
certo
perchè?
perchè parli invece di mangiare
e prima ancora, eri triste?
certo
e perchè?
perchè allora stavi mangiando invece di parlare, e quando non sento la tua voce mi intristisco
quando guardi la gente ballare, questo ti intristisce?
certo
intristisce anche me, perchè pensi che accada?
dovresti veramente mangiare, si sta facendo tardi
tu pensi che blitz blitz sia un uomo veramente triste?
non so
e shanda la dolente?
oh, si...lei è particolarmente triste
è evidente no? e shloim? è triste?
chi lo sa?
e le gemelle^
forse. non è affar nostro
dio è triste?
per esser triste, dovrebbe esistere, no?
lo so, è quello che chiedevo, per sapere finalmente se ci credi.
allora ti dirò solo questo: se dio esiste, ha molte ragioni per essere triste. e se non esiste, secondo me anche questo lo rattrista non poco. insomma, per rispondere alla tua domanda, dio deve essere triste."


"ogni cosa è illuminata" J. S. Foer

giovedì 7 agosto 2008

a horse is a horse is a horse



io, viggo e il pony corriamo al mare per un pò.
cheers.

about:blank



grazie signor sindaco
proprio una bella mossa
adesso si che siamo una città pulita

lunedì 4 agosto 2008

you can do better than me, but i can do better than you- elinor carucci











Miss Elinor non ha una storia particolare: nasce in Israele ma studia e vive a NY, dove insegna e partecipa allo sviluppo della School of Visual Arts, è una seria lei, non passa le giornate nelle camere d'albergo; le passa comunque in casa, specialmente in camera da letto, ma anche in bagno e nello spazio tra la cucina e il salotto, magari sdraiata per terra vicino ai suoi soggetti, dentro i quali entra senza chiedere permesso, perchè non ce n'è bisogno.
Sono immagini molto concentrate le sue, nei due sensi: un pò la tensione emotiva, un pò il raccoglimento con cui si prepara allo scatto appendono una bella zavorra a tutta la scena, perchè di scene si tratta, di coppia o singole, ma più spesso due a due; sono storie scritte in pochi metri quadri, sul pavimento pulito di una casa qualunque, dove abitano lui e lei, o lei e sua madre, o suo figlio ma non di lui, si prende confidenza subito, non ci sono x e y, loro sono così vicini che puoi toccarli, guardare mentre litigano o si fanno coraggio, quando dividono un piatto di ciliegie o fanno il bagno, o si stannoo semplicemente addormentando vicini; poi qualcuno sta male, qualcun altro si è appena alzato da un letto ma senza rivestirsi, capita di tagliarsi un dito e perdere sangue, succede di allacciarsi un reggiseno o fare i biscotti.
Non importa davvero cosa stiano facendo, se Miss Carucci è nei paraggi si acquatterà dietro una tenda per far passare la luce come piace a lei, e strisciando sulla moquette andrà a spiare i cinque minuti più belli di una giornata qualunque, che così qualunque non sarà più.