è durata un secolo, l'iconoclastia: cento anni di gente che si straccia le vesti , distrugge immagini sacre. si riunisce attorno a un tavolo per litigarci su, le sbriciola nel vino della messa per ingoiarle senza peccato; cento anni a chiedersi se per venerare dio sia meglio pregarlo dalla mente o guardarlo negli occhi, le immagini daltronde si sa, sono ingannevoli, al contrario della fede...certo non per tutti, prendi i monaci, loro si che hanno fatto il botto coi santini, probabilmente se lo sentivano che il fedele analfabeta volesse un pò vederlo in faccia questo dio bellissimo che lo faceva vivere in mezzo allo sterco con la promessa del paradiso
cento anni sono pochi per cancellare la memoria visiva dell'umanità, proprio oggi che non sembra passato un giorno dagli editti di un papa politico e impaurito col suo seguito di scandalizzati ossessionati dai media, inutilmente: le immagini sono il nostro alfabeto, da sempre, ci servono per decodificare il mondo e le sue idee, che sono più veloci delle parole, fatte per nutrire o ferire la nostra memoria in meno di un secondo e durare (alcune) per sempre.
insomma dio non c'entra: qui si parla di visioni e pesce fritto
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