"In effetti se gli uomini vedessero ciò che sta sotto la pelle, dotati come le linci della Beozia della penetrazione visiva interna, la sola vista delle donne gli riuscirebbe nauseabonda"
Oddone da Cluny, X secolo
"Nella carnagione dei negri incontriamo diverse sfumature; ma tutti allo stesso modo si differenziano dagli altri uomini in tutte le fattezze dei loro volti. [...] bruttezza e irregolarità di forma caratterizzano il loro aspetto esteriore. Le donne negre hanno lombi molto cadenti, e glutei molto grossi, che conferiscono loro la forma di una sella. I vizi più noti sembrano essere il destino di questa razza infelice: si dice che ozio, tradimento, vendetta, crudeltà, impudenza, furto, menzogna, turpiloquio, dissolutezza, meschinità e intemperanza abbiano estinto i principi della legge naturale e abbiano messo a tacere i rimproveri della coscienza. Sono estranei a qualunque sentimento di compassione e costituiscono un terribile esempio della corruzione dell'uomo quando lasciato a se stesso"
voce "Negro" della Encyclopaedia Britannica, prima edizione americana (1798))
"Nell'aspetto esterno dell'ebreo si trova qualcosa di straniero che ripugna sopra ogni altra cosa a questa nazionalità; con un uomo che ha un aspetto come quello non si vuole avere nulla in comune [...] Ci è impossibile immaginare che un personaggio dell'antichità o dei tempi moderni, eroe o amoroso, sia rappresentato da un ebreo senza sentirci involontariamen
Richard Wagner, L'ebraismo nella musica, 1850
é bello svegliarsi una mattina qualsiasi dell'anno domini 2008, leggere per caso queste tre chicche provenienti da tre secoli diversi e pensare che "history repeating" è un concetto divertente solo finchè rimane l'urlo di Shirley Bassey.
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