giovedì 28 febbraio 2008

a blessing in disguise- ritornelli enormi


è una bella sorpresa quella del nuovo yuppie flu, bella come l'artwork davvero poco primaverile come è necessario in certi casi; credo che i motivi siano due, uno è sicuramente la condizione precaria in cui è stato registrato l'album, come indoviniamo dalle sempre taglienti parole di Gabbo su rockit, l'altra è che il territorialismo adriatico spinge a sviluppare un immaginario a volte fosco, altre più solare, ma spesso -come direbbe in nostro amico Fitzgerald- immerso nell'"oscuro buio dell'anima dove sono sempre le tre di notte", da leggersi non per forza nell'accezione negativa.
ci sono posti strani dalle nostre parti: città incomplete e assemblate con pezzi di puzzle diversi, spiagge aguzze e impervie, enormi e bianchissimi monumenti fascisti a picco sulla rupe dei suicidi, cimiteri ebraici dove bigiare la scuola, l'erba verdissima del faro abbandonato, posti orrendi e bellissimi dove per il vento, certi giorni, è impossibile camminare; è difficile non diventare dei sarcastici esaltati vivendo qui e anche non essendoci più, cambiando strada e geografia gli occhi continuano a cercare qualche particolare storto e sbagliato, perchè senza non c'è gusto. il sale in faccia si asciuga e si aspetta col sorriso il prossimo disguise che ci rimetta in pista, il pezzo è molto bello e i ritornelli sono enormi, abbiamo tutto il tempo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

questo mi preoccupa. mi preoccupa davvero.