domenica 27 luglio 2008

i've got soul but i'm not a soldier- juergen teller



la storia è semplice: il giovane teutonico Juergen approda a londra nell'ottantasei per fuggire al servizio militare, si trova "per caso" a fotografare i nirvana di smells like teen spirits, conosce quattro o cinque personaggi chiave e da lì comincia a rotolare da una redazione super posh all'altra: I-d, the face, vogue, dazed, il ragazzo corre veloce, nonostante la panza da weiss.
anche la modalità è molto semplice: teller potrebbe essere messo in fila con altri dieci fotografi della stessa "scuola lato b", come potremmo chiamarla se in questa stanza ci fosse un titolista del tgcom, magari; tutti lì a spupazzarsi le supermodels anni novanta, quelle che noi adesso ci ricordiamo bene ma vediamo cadere a pezzi dalle pagine dei tabloid, tutti lì a chiudersi in stanze d'albergo moquettate, fumare centinaia di sigarette, cambiare decine di mutande trasparenti, scrivendo col rossetto sulle cosce della seymour di turno, come non fossero bastati gli schiaffi di axel, dico io. però delle differenze ci sono, è inutile negarlo: se tillmanns rimane un romantico pervertito dal cuore tenero con gli amici squatter berlinesi ricchi, richardson si diverte a giocarci un pò con il suo personaggio di pappone da autoscatto, a teller sembra non fregare nulla nè della romance nè della goliardia: "I feel comfortable making my living with commercial assignments.
it's an agreement which I find quite honest. I help them to sell their product,
or their record. and if they like my work, and I like their music or whatever,
it's nice to do it. and if I get some decent, honest money for it,
that's all right too.'"
datemi i danè, datemeli subito, e vi spedirò a casa qualche chilata di cartoline: occhiali, denti, yo-yo, fica pensosa, piatti sporchi, cherubini, fica ammiccante, posaceneri, lo scheletro di saint laurent, qualsiasi cosa. questo è un lavoro mates, l'importante è farlo bene.

mercoledì 23 luglio 2008

you are worth hundreds of sparrows









inventario n°2

martedì 22 luglio 2008

hello, ciao ciao, aufwiedersehen goodbye



si va: niente più pavoni, pomeriggi al telefono, scurrilità in cortile, amene passeggiate nella nebbia di avalon, caponata alla lombarda, cocco fresco al terzo piano, culi e fanghi, redattori stropicciati, malgioglio in mensa, corridoi dell'overlook.
e, da dopodomani, basta scamiciati che sono troppo cheap.

domenica 20 luglio 2008

sabato 19 luglio 2008

my pillow is the threshold











inventario n° 1

mercoledì 16 luglio 2008

spoonful weighs a ton


era decisamente un'estate molto lunga: dalla maturità nel convento benedettino al buco nero dell'istruzione superiore c'erano tre mesi lunghissimi, pieni come un urlo; e non si era mai soli, nella casa acquisita arrivavano tipi da ogni dove ma sembrava tutto normale, i ciavattoni alle due di notte e i fuck a cena, i giri in mg, le lucciole nel prato, gli sportsguitar bloccati in autoradio e il parquet sotto le ginocchia fino a farle diventare rosse.
i ciddì masterizzati -un miracolo italiano- cadevano nella borsa piano piano, uno dietro l'altro, e venvano ascoltati così in fretta che non ci si accorgeva che era già settembre, che la casa si svuotava e le braccia pure, si tornava a casa in autostop sotto la pioggia trasportati da fan di battisti coi santini di gesù appesi allo specchietto.
milano la prima volta era grandissima, il binario zero esattamente a cento metri da dove abito ora, un posto stranissimo, dentro un garage, un garage, fuori del garage, ma chissenefrega se dentro ci sono i flaming lips che lanciano i palloncini e urlano per due ore. è una gita fuoriporta, domani si torna nella piccola bologna, nel piccolo covo pieno di facce che conosco, o che conoscerò meglio, domani mi taglio i capelli.
cinque minuti fa sono passata davanti al binario zero, cento metri da casa mia, era tutto chiuso.

martedì 15 luglio 2008

jane says





lunedì 14 luglio 2008

sho-yu fluxus



Yasunao Tone – Noise Media Language









Yasunao Tone è più vecchio di mia madre ma sa usare un Mac. e non solo.

domenica 13 luglio 2008

with love and squalor




Esmé was standing with crossed ankles again. “You're quite sure you won't forget to write that story for me?” she asked. “It doesn't have to be exclusively for me. It can —”
I said there was absolutely no chance that I'd forget. I told her that I'd never written a story for anybody, but that it seemed like exactly the right time to get down to it.
She nodded. “Make it extremely squalid and moving,” she suggested. “Are you at all acquainted with squalor?”
I said not exactly but that I was getting better acquainted with it, in one form or another, all the time, and that I'd do my best to come up to her specifications. We shook hands.


"for Esmè, with love and squalor" J.D. Salinger
video: cap'n jazz "take on me" cover

giovedì 10 luglio 2008

back in town




Letter From God to Man

mercoledì 2 luglio 2008

holiday-celebrate




ciao milano, per un pò

martedì 1 luglio 2008

flatten girl



stasera, qui, Pippilotti Rist fur all.
e altre sorprese fino al 27.


UPDATE: pollice verso, per tre motivi
-schermo led da milioni di euro, pubblicizzatissimo sul sito, rotto in diversi punti, completamente andato,
-proiezione in piena luce diurna, dalle 20 alle 21, improponibile
-torcicollo da schermo incollato alla faccia, appoggiati alle transenne con la testa a novanta gradi, daltronde montano il palco del cornetto, potete sedervi sulla striscia di cemento bollente che rimane scoperta
complimentoni, sopratutto al nostro sfolgorante e delirante sindaco. chapeau.