martedì 12 febbraio 2008

girls on film: steven meisel





Caro Steven,
scusa se prendo subito confidenza ma sai, è come se ci conoscessimo da sempre, sei anche più giovane dei miei genitori, poi vogue a casa mia è arrivato prima del menarca e della rete, addirittura prima che la Sozzani cominciasse a decomporsi, che vuoi fare: l'imprinting è tutto nella vita.
Hai cominciato presto a giocare con le ragazze invece di rotolarti in qualche campo da baseball: tua madre e tua sorella giravano per casa facendo girare le enormi gonne a ruota mentre le guardavi sorridendo seduto su qualche copia di Harper's Bazaar; pochi ragazzini a dodici anni avrebbero sfruttato meglio quella stridula vocetta impubere per far finta di essere la segretaria di Avedon e farsi spedire chilate di composit dalle agenzie, ancora meno si sarebbero messi a seguire Twiggy per strada nella speranza di conoscerla da vicino, magari fare una foto con lei.
Adoravi le ragazze e loro adoravano te, dopo qualche mese di stratagemmi e appuntamenti annullati decine di giovani modelle sconosciute si lasciavano fotografare gratis in cambio di un bel book da portare in redazione, certo è così che si fa ma raramente le novelline in questione si chiamano Linda Evangelista e e cambiano colore di capelli quattro volte l'anno solo perchè l'hai consigliato tu, Stella Tennant ha addorittura lasciato il castello di famiglia per seguirti, ai suoi levrieri mancherà moltissimo.
Non si sa come sei entrato nelle grazie delle regine cattive della moda: Anna e Carla ti venerano dall'inizio, probabilmente bevete frappuccino tutti insieme a bordo piscina il sabato pomeriggio mentre qualche inserviente hawaiano ci da dentro con la manicure e vi preoccupate che quel servizio sulla guerra in Iraq non faccia abbastanza polemica; questo è il tuo mondo steven, che ti piace dissacrare divertito e leggero finchè la geometria non ti prende la mano e i vestiti, le donne, diventano qualcos'altro.
Sono quarant'anni che scorrazzi tra ragazzine gigantesche e animali da moda ma quello che vedi e che scegli non è cambiato molto, che sia un asettico universo bianconero popolato da creature colate nel lurex o un pigiama party di adolescenti cattivelle e spettinate, che sia quello che vuoi Steven, finchè le ragazze ti adorano.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Questi blogger così giovani e già così bravi :)

Iconoclastique ha detto...

non così giovane, ecco magari con una g sola :)
postilla -riapri il blog che qui da me non si litiga abbastanza-

Unknown ha detto...

Ci penso io a litigare.
In Iraq la gente muore. Se ne vanno a migliaia perché non hanno medicine, perché hanno imboccato la strada sbagliata al momento sbagliato, perché erano in coda per un posto di lavoro quando l'ennesimo burattino si fa esplodere lì di fianco o perché uno di quei disgraziati (nel senso antico del termine) che nelle foto titillano corpi inesistenti una mattina si alza più nervoso del solito e ha il dito pesante sul grilletto. Molti li trovano a pezzi, come cibo per cani, tra le macerie e tu, stronzetto che "probabilmente bevi frappuccino a bordo piscina mentre qualche inserviente hawaiano ci da dentro con la manicure" non hai il diritto di giocarci sopra. Gli anni '60 sono finiti da un pezzo, Steven: oggi chi fa un'operazione come la tua è solo un patetico stronzetto senza rispetto per nessuno.
Se "questo è il tuo mondo Steven", stacci. Resta nella tua casa di Barbie a provarti gonnelline di tulle in compagnia del tuo splendido entourage e lascia stare le cose serie, che non sono il tuo campo.

Iconoclastique ha detto...

san-gue! san-gue!
eccoci: penso che a steven meisel i pezzi della gente e le cose serie interessino davvero poco, però non credo sia un obbligo per nessuno avere un'opinione su questo, diciamo che gli interessano di più " altre faccende" che inequivocabilmente hanno a che fare con l'orlo delle gonne e i barboncini. ha pisciato fuori dal vaso ok, pensavo si capisse che non lo trovo il suo servizio migliore, ma che vuoi fare..ci sono cento e passa personaggi che vanno a mettere le mani dove non dovrebbero, trattando cose che non sono di loro competenza, tanta gente famosa che, solo perchè è famosa, si trasforma in illuminato profeta della bontà e della giustizia universale. ritengo che aleno lui si sia astenuto almeno da questo producendo comunque un'operazione di un discreto cattivo gusto ma innocua da punto di vista pragmatico; per inciso non va a trovare il papa in ginocchio con gli occhiali fumè di prada per parlare dei bambini morti mentre nella sua villa un portoricano sottopagato pulisce la piscina. queste sono foto e vanno sulle riviste e nei musei,non demonizziamo un cicisbeo di corte quando il re è ancora sul trono...

Unknown ha detto...

Interessarsene è ben lungi dall'essere obbligatorio, rispettarlo sì, o almeno dovrebbe. Se non ti interessa non ci scherzi nemmeno sopra. E il fatto che ci sia di peggio non vale come visto su nessun passaporto, non ti autorizza a nulla. C'è sempre di peggio. C'è sempre stato e sempre ci sarà, ma prendere la linea d'orizzonte del peggio come riferimento non mi pare una grande idea. Anche perché quando si comincia così di solito quella linea tende a spostarsi sempre più in là.
E sono i sudditi (cicisbei compresi) a fare i re, non viceversa.

Iconoclastique ha detto...

caro infervorato commentatore, i cicisbei che fanno i re non regnano di certo nel tuo mondo, se ti da fastidio meisel non comprare vogue, se ti da fastidio che un fotografo di moda si metta a sproloquiare su guerre e tragedie dell'umanità prendi la torcia e vai a incendiare la casa di carla sozzani che gli permette di farlo, ma non servirà a niente perchè di certo il suo target non si è nemmeno accorto della guerra in iraq e continua a sedere in qualche salotto di viale majno con un'unica domanda che gli gira per la testa "ma i saldi, da gucci, saranno già iniziati?". io parlo di lui perchè fa questo mestiere, strabene, da molto tempo, se poi gli strass non gli interessano più e si mette a parlare d'altro francamente mi interessa meno.

Unknown ha detto...

Appunto, cara appassionata peroratrice, il suo mestiere è fotografare adolescenti cocainomani seminude, non fare del glamour da quattro soldi (o da otto o da sedici, non cambia niente) su una tragedia vera.
Il "dissacrare divertito e leggero" può ficcarselo dove sa.

Iconoclastique ha detto...

"il dissacrare divertito e leggero" era infatti riferito ad un altro servizio..quello sulle dodicenni cocainomani in rehab. e attento con il voler ficcare cose in posti che appartengano a meisel, potrebbe piacergli e chiederti di farlo ancora.